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Italia Yachts 14.98 il Performace Cruiser di Razza

22 December, 2021

DAL GIORNALE DELLA VELA:

L’Italia Yachts 14.98 che abbiamo provato a Genova è una barca che aspettavamo con molta curiosità, perché sapevamo quanto il cantiere avesse investito in termini di energie e sviluppo su questo progetto. E la aspettavamo anche perché si tratta di un concetto di barca particolare, non semplice da centrare.

L’EQUILIBRIO TRA PERFORMANCE E CROCIERA

Si parla molto infatti nel mondo della nautica a vela dei cosiddetti “ibridi”, ovvero di quelle barche il cui utilizzo non è destinato solo a uno scopo. Crociera-regata li chiamavano un tempo, oggi le etichette sono cambiate ma il concetto no: si tratta di barche dotate di ogni comfort per la crociera ma che al tempo stesso sono in grado di restituire all’armatore importanti performance a vela, anche vincenti in regata.

Attenzione però, fare un ibrido vero, che funzioni in entrambi i mondi, è un esercizio di stile da parte del cantiere molto difficile. Spesso infatti la ricerca della comodità finisce per “fagocitare” le prestazioni e l’ibrido resta solo sulla carta. Ma non è questo il caso di Italia Yachts che ha fatto della capacità di navigare bene a vela delle sue barche la filosofia centrale del proprio prodotto, e l’ha confermata sul 14.98 nonostante ci sia anche una chiara impronta cruise su questo prodotto.

L’Italia Yachts 14.98 è una barca a vela, non una barca con la vela (concedeteci l’espressione), la differenza è sottile ma decisiva. Si tratta di una mezzo autenticamente comodo e adatto anche a lunghe navigazioni, ma la ricerca del comfort non è “ossessiva” e soprattutto le volumetrie interne, pur all’insegna della comodità crocieristica, non sono state esasperate per non appesantire la barca e snaturarne la filosofia.

LA PROVA IN MARE

Abbiamo navigato in una giornata tosta, con vento da Nord rafficato anche oltre i 25 nodi con una base di 15 nella prima parte della prova, poi in calo. Condizioni che ci hanno permesso di provare la barca in diverse situazioni. Abbiamo iniziato l’uscita con una mano di terzaroli alla randa, navigando in una zona con raffiche tese che ci hanno però fatto scoprire la manovrabilità del 14.98 anche in condizioni “muscolari”.

Un piacere riuscire a fare poggiare la barca con decisione e facilità anche dentro una raffica a oltre 25 nodi e sentirla accellerare subito oltre i 10 nodi. Le velocità che abbiamo registrato sono state da vera barca sportiva: sempre sopra gli 8 nodi di bolina, con angoli reali al vento intorno ai 40 gradi, con speed ampiamente sopra i 10 appena si poggiava fino alla bolina larga o al traverso. Quando ci siamo spostati in una zona con meno aria, anche sotto i 10 nodi, e abbiamo issato tutta la randa il 14.98 ci ha mostrato invece la sua riserva di cavalli: la barca accellera facilmente anche con poco vento, il tutto senza che sia necessaria una ricerca spasmodica della regolazione di fino.

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